Tappa 8 di 10 - da Bassano del Grappa a Castelfranco Veneto
La tappa in breve
Difficoltà
FACILE / MEDIA DIFFICOLTA'
Descrizione della tappa
Percorso caratterizzato da un primo tratto in città a Bassano, seguito da un tratto collinare di lieve difficoltà e grande interesse paesaggistico ai piedi del monte Grappa ed infine un ultimo tratto sterrato da Asolo a Castelfranco, lungo il fiume Muson fino ad arrivare in città a Castelfranco.
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO
Bassano ponte degli alpini, vicolo Terraglio, piazza Terraglio, vicolo Bonamigo, piazza Zaine, viale dei Martiri, viale delle Fosse, poi viale Venezia. Si continua su quest’ultimo per circa un chilometro fino ad incontrare viale Montegrappa sulla sinistra; ad un certo punto si imbocca via col Fagheron sulla destra, al primo incrocio si segue la stessa via a sinistra fino ad imboccare via Ca’ Cornaro, si svolta a sinistra e, dopo cento metri circa, si gira a destra per via Madonnetta. Si segue quest’ultima fino ad arrivare a San Giacomo di Torre di Romano d’Ezzelino. Un po’ prima di arrivare all’incrocio con la strada provinciale, si nota sulla sinistra un grande edificio, denominato il “Cantinon dei Guagni”. Una struttura del XVI sec. le cui funzioni originarie sono di difficile lettura, considerato anche l’aspetto esterno non certo riconducibile a quello delle case coloniche della campagna veneta. Una stretta stradina collega il cancello di accesso al Cantinon con la porta principale dell’antica chiesetta sconsacrata di San Giacomo, testimone di antiche e cruente battaglie. La vicinanza di questi due edifici ed il loro collegamento fa immaginare l’esistenza ab origine di un unico complesso di strutture, che considerata anche l’ubicazione, potrebbe aver avuto funzioni di supporto e accoglienza a pellegrini e viandanti. Arrivati all’incrocio con la Provinciale 57, si devia brevemente a destra e subito dopo a sinistra su via Veneto, che di seguito cambia denominazioni in via Mardignon, poi in via delle Statue. Arrivati in cima alla collinetta, ad un bivio si gira a destra su via 11 Febbraio (per chi volesse invece girare a sinistra per via Rive lunghe è possibile arrivare dopo un’altra breve salita al santuario della Madonna dell’acqua). Si prosegue in discesa per via 11 Febbraio fino a via Eger (SP 75 in Comune di Mussolente), che si imbocca girando a sinistra. Dopo un centinaio di metri al primo incrocio si gira a destra per via Cumana, che di seguito cambia denominazione in via Volpara. Questa via un po’ in salita, ad un certo punto, si fa stretta e tortuosa e si inoltra nel bosco, cambiando denominazione in via Carlo Eger. Arrivati in cima al colle si prosegue sulla stessa via in discesa, fino ad arrivare al borgo di Liedolo, dove, all’altezza della chiesa parrocchiale, si incrocia la strada provinciale, che si attraversa, per immettersi, subito dopo, su via Fogal. Si continua in leggera salita per circa un chilometro, immersi in uno splendido paesaggio collinare. Prestare attenzione, quando inizia la discesa, tenersi sempre sulla destra (via Fratta) fino all’imbocco di questa con la strada provinciale 129 (via Rubelli e via Sopracastello), dove si svolta a sinistra. Si prosegue lungo via Rubelli, in direzione nord; dopo qualche centinaio di metri, si lascia la strada asfaltata per una stradina sterrata sulla destra (via Sopracastello), che costeggia le pendici di un colle, dominato dalla torre degli Ezzelini e dal Santuario della chiesetta rossa. Il sentiero, dopo circa un chilometro, imbocca via Fontanazzi, che si prende girando destra. Si prosegue per qualche chilometro su questa stradina asfaltata, che taglia la campagna ai piedi del Monte Grappa, prestando attenzione ai ciclisti che la percorrono veloci prima di aggredire le salite del Monte Grappa. Arrivati a Fonte Alto si prosegue diritti per via Sante Zanon fino ad arrivare all’incrocio con la strada provinciale 20, di fronte alla ripida scalinata di accesso all’elegante chiesa parrocchiale barocca. Si attraversa questa strada, si gira a sinistra camminando sul marciapiede per circa 200 metri e, all’altezza di un bar, ci si immette a destra su via Pagnano in leggera discesa. Per chi volesse lasciare anzitempo via Pagnano, strada trafficata, dopo circa un chilometro, all’altezza di un vecchio capitello posto sulla sinistra, è possibile girare a destra per via Giannotti, via Gasparona, poi per via Bosco, per immettersi sul “sentiero degli Ezzelini”, quasi un chilometro più a sud rispetto al borgo di Pagnano. Altrimenti, continuando su via Pagnano, si arriva in leggera discesa ai piedi del colle dominato dall’ antica chiesa parrocchiale, di cui si raccontano storie di templari. Si attraversa il bel ponte romano, recentemente restaurato, per immettersi finalmente sul “sentiero degli Ezzelini”. Da qui in poi si seguono sempre le indicazioni (frecce in metallo marron) “sentiero degli Ezzelini”. Si arriva ad incrociare, dopo circa un chilometro, la strada Bassano – Asolo, che si attraversa proseguendo verso sud fino all’altezza della località Lauro. Qui, a seguito dei lavori in corso per la realizzazione della superstrada pedemontana, il sentiero finisce e ci si deve quindi immettere su strada asfaltata. Si prosegue lungo una stretta stradina (via del Maglio) che attraversa la campagna per arrivare, in corrispondenza di un capitello di recente e non splendida fattura, sulla strada che collega Spineda a San Vito di Altivole (via Rosina). Qui si gira a destra, proseguendo fino al paese di Spineda. Arrivati all’incrocio, di fronte al lato nord della chiesa parrocchiale, si gira ancora a destra, e restando sempre su questa strada, si prosegue in direzione di Loria per circa un chilometro. Ad un certo punto si ritrovano le indicazioni “sentiero degli Ezzelini”, che si seguono girando a sinistra in direzione di Castello di Godego e Castelfranco. Da questo momento, per chi volesse, è possibile non lasciare più il sentiero fino ad arrivare a Castelfranco, Camposampiero e Padova. Arrivati a Villarazzo di Castelfranco, seguendo la pista ciclabile e le indicazioni sentiero degli Ezzelini, è possibile, attraversando un sotto passo all’altezza di una grande rotonda, oltrepassare la circonvallazione per portarsi, sempre lungo la ciclabile, ad un incrocio con semaforo, sull’angolo nord ovest del cimitero cittadino, dove si gira a sinistra. Si prosegue su via Redipuglia, costeggiando a nord il cimitero, le piscine comunali fino all’incrocio con via Monfenera, dove si gira a destra. Dopo qualche decina di metri si svolta a sinistra su via Vittorio Veneto, che si immette nella maestosa piazza Giorgione, sui cui lati si affacciano a sud le rosse mura medievali ed a nord gli eleganti palazzi signorili della città. Per chi volesse deviare per il Cammino di Antonio, senza entrare in centro città, girando a destra subito dopo il cimitero, si continua a seguire l’indicazione sentiero degli Ezzelini, costeggiando il torrente Muson ed arrivando infine ai Santuari Antoniani di Camposampiero.