Tappa 3 di 10 - da Egna (Neumarkt) a Lavis

La tappa in breve

Difficoltà

FACILE

0
Distanza (KM)
0
Dislivello (MT)

Descrizione della tappa

 

Percorso facile in gran parte lungo la ciclabile dell’Adige; anche la deviazione eventuale per visitare il “Klosterle” non comporta alcuna difficoltà, salvo l’attenzione da prestare in prossimità della strada statale. In estate, per chi cammina, è necessario prestare attenzione lungo la ciclabile ai numerosi gruppi di ciclisti.

DESCRIZIONE DEL TRACCIATO

In partenza da Egna si prende via Portici fino alla chiesa parrocchiale di San Nicolò. Lo stesso asse stradale, oltrepassata la chiesa, diventa via Roma; una stradina asfaltata secondaria, che attraversa una elegante zona residenziale. La si percorre per circa un chilometro, fino ad arrivare ad un sotto passo, che si attraversa girando a sinistra. Prima del bar Tau, ubicato lungo la statale, allo stop, si gira a destra su stretta stradina asfaltata e, oltrepassato un ponticello, si prosegue costeggiando un capannone, che si lascia sulla propria sinistra. Subito dopo la stradina piega a sinistra, inoltrandosi tra i meleti sfavillanti di colori; seguire sempre la stradina asfaltata prestando attenzione perché ad un certo punto ci si trova ad un bivio dove si deve girare a destra (perché girando a sinistra si imbocca la vicina statale che si vede a poche decine di metri!). Dopo un centinaio di metri si imbocca una carrareccia sterrata che si stacca sulla destra della stradina asfaltata: seguirla fino ad incontrare, poco dopo, una piccola scarpata che porta alla pista ciclabile del lungadige. Arrivati sulla stessa pista si gira a sinistra in direzione di Trento. Dopo 200 metri, passato un ponte su canale di scolo, si nota sulla sinistra una sbarra di ferro che chiude l’accesso all’argine dello stesso canale; oltrepassando la sbarra e proseguendo lungo l’argine erboso si arriva alla statale, che si attraversa, per prendere sull’altro lato il sentiero che porta al “Klösterle”. Fare attenzione perché il sentiero non è ben segnalato e neppure visibile dalla strada. Purtroppo l’antico edificio è nascosto ed il suo profilo deturpato, anche in lontananza, dalla enorme mole della centrale elettrica, che lo nasconde alla vista dei più. Dirigersi verso la cancellata di accesso della centrale; si noteranno allora, sulla destra della stessa, una serie di segnali in legno che indicano sentiero del “Dürer”, Laghetti: seguendoli, dopo un centinaio di metri in salita, ci troveremo su uno spiazzo erboso dominato dal massiccio e misterioso complesso del Klösterle. Assolutamente consigliabile una breve visita a questo edificio, a forma di quadrilatero con cortile interno, dove le pietre raccontano ancora antiche storie di pellegrini, che per molti secoli trovarono qui ospitalità dopo aver guadato l’Adige. Usci- ti, si ridiscende sulla statale, si gira a sinistra e dopo 200 metri circa, sulla destra, appare il bel profilo dell’abside della chiesetta di San Floriano, la cui facciata guarda da molti secoli il vicino grande fiume. Dopo una breve visita a questo antichissimo e importante sito di pellegrinaggio, si ritorna indietro lungo la statale per una cinquantina di metri, si gira a sinistra su strada provinciale e dopo poche centinaia di metri si imbocca nuovamente sulla sinistra, prima del ponte, la pista ciclabile asfaltata che, in questo tratto, corre sulla riva sinistra dell’Adige. Si prosegue in direzione di Trento. In alternativa per chi lo volesse, soprattutto d’estate, quando la pista ciclabile è particolarmente esposta al sole e alle torme di ciclisti che la percorrono a notevole velocità, può esser consigliabile, prestando però attenzione, percorrere ancora un tratto di statale verso sud; oltrepassato un distributore, inizia un marciapiede, lungo il quale si può tranquillamente procedere fino alla frazione di Laghetti. Si attraversa il centro del paese in direzione dei campi da tennis; si segue prima via Dante poi via Cauria; ad un certo punto si lascia quest’ultima per imboccare sulla destra via Reif, un sentiero asfaltato, ombreggiato che si inoltra in direzione di Salorno tra campi di frutteti e vigneti. La stradina imbocca dopo circa un chilometro una strada provinciale e qui si gira a sinistra, lasciando sulla propria destra una grande ed elegante residenza di campagna; si prosegue seguendo la stradina asfaltata che corre alle pendici dei dossi rocciosi fino a imboccare via Dorna, dove si gira a destra e si continua fino ad arrivare a Salorno. Attraversato il centro storico si giunge all’incrocio con la strada statale (semaforo) e si prosegue in direzione della stazione ferroviaria, per imboccare poco dopo sulla sinistra, prima del ponte, la pista ciclabile sulla riva sinistra dell’Adige. Si prosegue in direzione di Trento. In comune di Nave San Rocco (indicazioni su targhe in legno lungo la ciclabile) in località Nave San Felice si attraversa un ponte sull’Adige, e subito dopo si gira a destra, proseguendo su un tratto di pista che ha a sinistra la linea ferroviaria e a destra il fiume Adige. Dopo circa un chilometro, in località Maso Callianer (frazione di Lavis), si gira a sinistra, attraversando un ponticello e lasciando così definitivamente la ciclabile dell’Adige. Allo stop, subito dopo il ponte, si gira ancora a sinistra e, dopo qualche decina di metri, ad un piccolo bivio, si scende sulla sinistra su stretta stradina, con indicazioni (frecce in legno) Maso Poli/Maso Toldin. Si attraversa uno stretto sottopasso in discesa e, una volta risaliti, si gira subito a destra, per imboccare via Claudia Augusta (angolo fermata bus e panchina). La strada è in discreta salita fino a Pressano.
Si attraversa la piazzetta del paese, delimitata ad ovest da una antica e suggestiva chiesetta dedicata a San Felice da Nola e si prende la strada sulla destra fino ad arrivare all’oratorio, dove si imbocca la strada provinciale in discesa (con marciapiede) fino ad arrivare, dopo circa un chilometro, a Lavis. (via Rosmini porta al centro storico del paese, dove si trovano la grande chiesa parrocchiale e la vicina casa canonica).