Tappa 4 di 10 - da Lavis a Pergine Valsugana

La tappa in breve

Difficoltà

MEDIA

0
Distanza (KM)
0
Dislivello (MT)

Descrizione della tappa

 

 Tracciato di media difficoltà, con iniziale ripida salita seguita da saliscendi con tratti di sterrato alternati a stradine asfaltate, che si snodano tra boschi e vigneti punteggiati da piccoli borghi, con vista sulle propaggini periferiche di Trento. Una volta scollinato la vista si estende sulla vallata intorno a Pergine, dove si arriva in discesa tra ciliegi, vigneti ed ampie radure.

DESCRIZIONE DEL TRACCIATO

Dalla chiesa parrocchiale di Lavis si cammina in direzione del ponte di ferro sul torrente Avisio, lo si attraversa e si prende subito sulla sinistra una ripida scaletta in sasso, (qui si nota una abbondante cartellonistica: via C. Augusta, via Romea, SAT maso Pasolli 472). Da visitare la chiesetta romanica di San Lazzaro, a duecento metri sulla destra. Dopo la scaletta si prosegue su sentiero sterrato, superato un tornante (casa privata numero civico 11), si svolta a sinistra (sentiero SAT 472) per imboccare la strada asfaltata in salita e girare, dopo un po’, a destra, sempre in salita, per un sentiero inerbato in mezzo al bosco (freccia via Romea). Alla fine del sentiero, arrivati a Maso Pasolli, si gira a destra, su strada asfaltata (indicazioni SAT Camparta Media). Si attraversa poi un ponte, non si prende la stradina a destra 422, né la stradina in salita per Gazzadina Cortesano e si prosegue rimanendo sullo stesso tracciato. Arrivati sulla strada provinciale, ad un grande incrocio che si attraversa, si lascia via di Camparta media, per imboccare via Maria Pederzolli, che si percorre tutta, lasciando il cimitero sulla destra, fino ad arrivare alla piazzetta dell’Assunta di Meano centro. Dopo una sosta nella chiesetta dell’Assunta, si riprende il cammino e si gira da via Pederzolli subito a sinistra, all’angolo della cassa rurale. Si prosegue per via delle Tre croci; sulla sinistra, al n. 17, da un arco in pietra, si accede ad un ampio parco (villa Salvatori Zanatta); si prosegue, tenendosi a sinistra, fino ad arrivare ad un altro cancello, da cui si fa ingresso in un’ampia corte, con fontana, che si attraversa, passando alla fine prima attraverso un cancelletto poi sotto un bell’arco in porfido. Usciti si svolta a destra e, dopo 10 m, si prende via dei Palustei in salita (diversi cartelli SAT via C. Augusta).

Si prosegue fino a bivio in curva, dove di svolta a destra (tabella SAT via C. Augusta) per stretta stradina asfaltata ancora in salita. Si arriva ad un bivio e si gira a destra su sentiero sterrato (freccia SAT via C. Augusta Gardolo di mezzo). Dopo 200 metri al bivio stare sulla sinistra, proseguendo per un km di sentiero sterrato in mezzo al bosco; al bivio si gira a sinistra (freccia in alto SAT C. Augusta, Maso Bolleri). Ad un certo punto finisce lo sterrato e si trova un tratto di acciottolato, sul quale si cammina fino ad un altro bivio, dove si gira a destra (freccia SAT maso Bolleri C. Augusta). Si prosegue su stradina asfaltata, da cui si domina la periferia di Trento, fino a incrocio con strada prov. 131, dove si gira a destra per via ai Bolleri in discesa (prestare attenzione perché non c’è marciapiede). Si prosegue restando su strada principale, al lato della quale, ad un certo punto, inizia un marciapiede in porfido. Si attraversa così l’abitato di Martignano, proseguendo sulla destra in via ai Bolleri fino al centro del paese. Svoltare a sinistra proseguendo per via alla Formigheta. Attraversare l’incrocio e seguire indicazioni cartello SAT via C. Augusta, Cognola. Dopo 10 metri al bivio girare a destra (freccia SAT sentiero n. 3 Cognola Camilastri via Camilastri); al bivio successivo seguire sempre stessa freccia sulla destra fino ad arrivare ad un altro bivio, dove si gira a sinistra su via del Dos della polenta. Ad un altro bivio ancora (con capitello dedicato alla Vergine) restare sulla sinistra lungo la stessa via in salita (freccia SAT Moia). Arrivati sul dosso si gira a destra in direzione Moià passando sotto l’arco di una casa colonica. Ad un bivio a T si gira a sinistra in direzione Moia Tavernaro. Si attraversa la bella piazzetta di Moià, con fontana e un grande noce al centro, e si prosegue per via Antonia Pruner (tabella SAT Villa Montagna).
Si attraversa piazzetta Tommasi di Tavernaro con chiesetta e fontana e si prende a sinistra via dei Carli, in salita. (tabella SAT Villa Montagna Civezzano). Arrivati a Villamontagna si prende via di SanFabiano, si passa davanti alla chiesetta omonima, si prosegue per largo padre Teofilo, fino ad arrivare alla piazzetta del paese, con grande platano al centro; si gira a destra alla rotonda (tabella SAT cave di Pila Civezzano via per Villamontagna). Si scende per 100 metri fino ad incontrare una chiesetta sulla destra; qui si gira a sinistra seguendo tabella SAT Civezzano Cave di Pila via C. Augusta. Si prosegue per una stradina panoramica tra i vigneti fino ad un bivio con crocifisso in pietra, dove si gira a destra (sempre tabelle SAT Cave di Pila Civezzano via C. Augusta). Al bivio successivo seguire tabella SAT 5 Cava storica Forte Cantanghel sulla destra. Subito dopo, sulla sinistra si trova una piazzola con capitello dedicato alla Vergine, dove si gira a sinistra (tabella SAT 5 Cave di Pila Forte di Civezzano) su sentiero sterrato. Oltrepassata una bella casa di sassi con giardino si gira a sinistra in discesa (tabella SAT Forte Civezzano/ Maso Cantanghel). Si arriva così di fronte al forte e si gira a sinistra su strada asfaltata fino al bivio con crocifisso, dove si gira ancora a sinistra per via Madonnina. Siamo a Civezzano: si prosegue per via Roma, via Milana e, arrivati al bivio, si gira a sinistra, seguendo indicazioni stradali per Pergine.

Si attraversa ponte sul rio Santa Colomba e alla rotatoria successiva si gira a destra; dopo 100 m al semaforo si gira a sinistra in direzione Cavalese Fornace (strada provinciale Fersina-Avisio). Si prosegue in leggera salita su strada senza marciapiede. Dopo 500 metri sulla destra svoltare per stradina in leggera discesa (segnaletica cartello marrone Pergine Valsugana 8.5); seguire la stradina per circa 600 m, attraversando un piccolo nucleo abitato (Maso Rossi). Arrivati ad un capitello (Anno Santo 1950) girare a sinistra e percorrere brevemente in direzione Pinè il tratto di provinciale con transito ai margini della strada in sufficiente
sicurezza. Appena passato il ponte sul torrente, imboccare sulla destra un piacevole stradello di campagna che rimane ai margini dei capannoni, ricalcando il percorso bike “Frazioni di Pergine”. Percorso il viottolo si raggiunge via delle Spone e la si percorre sempre diritta. La stradina dopo qualche decina di metri inizia a salire a sinistra (tabella divieto di accesso ai non autorizzati), seguirla in ripida salita, arrivati ad uno slargo pianeggiante/incrocio, si inverte il senso di marcia (si svolta ad U), seguendo la strada che, dopo pochi metri, sulla destra, presenta un grande croce di legno e un cartello marrone via C. Augusta. Si segue la stradina fino ad un bivio dove si prosegue, a destra, seguendo indicazioni Pergine V. 3.5, la strada diventa bianca – al bivio si prende la destra, trascurando l’indicazione Via Claudia Augusta; si prosegue, trascurando un’altra stradina bianca che a sinistra si inoltra nel boschetto. Quando il fondo stradale diventa asfalto e comincia a scendere si devia a sinistra per la strada con fondo erboso che attraversa all’inizio un vigneto, poi un boschetto; si sbuca su strada bianca proveniente da destra e si prosegue diritti; arrivati ad un bivio si prende la strada a sinistra e si prosegue diritti fino ad incrociare Via dei Conti. Si svolta a sinistra e si entra nell’abitato di Casalino. Da visitare la chiesa di S.Rocco del XVI secolo, adornata da dipinti e dalla predella di un pregevole trittico ligneo tardogotico di scuola bolzanina. Dalla chiesa si riprende il tragitto per Via della Fontana fino ad incrociare Via della Val. La deviazione a destra ci porta in leggera pendenza a raggiungere gli impianti sportivi e palazzetto del ghiaccio visibili sulla nostra destra. Arrivati al ponte sul Fersina, lo si attraversa e si percorre tutta via Regensburger fino alla Chiesa Arcipretale di Pergine (“ciésa granda”). Percorrendo fino in fondo il vialone alberato dalla “ciésa granda” in direzione sud, si arriva in piazza San Francesco, 1, alla chiesa e convento dei padri Francescani minori.