Tappa 7 di 10 - da Primolano a Bassano del Grappa
La tappa in breve
Difficoltà
FACILE
Descrizione della tappa
Percorso facile, che si snoda lungo le stradine asfaltate della destra
brenta; il tratto ciclopedonale termina in corrispondenza di Forte
Tombion.
DESCRIZIONE DEL TRACCIATO
Oltrepassata la stazione ferroviaria di Primolano si prosegue diritti lungo via circonvallazione in direzione Bassano Enego e, superato il cavalcavia, si gira a destra (tabella marron ciclabile via del Brenta) ed ancora subito a destra, per riprendere, dopo un sotto passo, la pista ciclabile girando a sinistra in direzione Bassano. Qualche chilometro dopo, alzando lo sguardo, alla propria sinistra, ecco apparire il “covolo di Butistone”, a controllo della valle che in quel punto si fa più stretta. Oltrepassato il forte italiano “Tombion”, il primo forte della cintura difensiva di confine, costruito subito dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, è consigliata una breve sosta alla pizzeria “da Cornale”. Qui ha termine la pista ad uso esclusivo di ciclisti e pedoni ed ha inizio una stretta lingua di asfalto, poco trafficata, lungo l’argine destro del fiume. La stradina assume denominazioni diverse a seconda delle località attraversate, a partire da via Collicello, poi via Pieretti, via Costa, via Valgadena, contrada Sasso Stefani fino a via san Gaetano. Ai lati radure erbose e orti, poi la valle si fa più profonda, con rocce incombenti, austere e muschiose. Qualche chilometro più avanti si nota, in lontananza, sull’altro versante il paese di Cismon. Si prosegue diritti; all’altezza degli impianti sportivi di Valstagna si inizia ad incontrare, su segnaletica in legno, l’indicazione “sentiero del Brenta”, che è consigliabile seguire perché consente, anche se per brevi tratti, di uscire dalla strada asfaltata e camminare sullo sterrato. Qualche chilometro dopo il centro storico di Valstagna si incontrano le indicazioni per Oliero. A breve distanza dalla strada è possibile visitarne le grotte, un sito naturalistico suggestivo, di notevole interesse paesaggistico. Si prosegue per Campolongo, oltrepassando il grande sbarramento sul fiume Brenta fino ad arrivare a Campese, dove, nel XII sec., un abate di Cluny, di ritorno dalla Terra Santa, fondò un’abbazia. Oltrepassata la chiesa, erede e testimone di questa antica storia, è possibile lasciare la strada asfaltata, imboccando un sentiero che costeggia il bordo del fiume, quasi a pelo d’acqua, inoltrandosi tra boschetti e radure erbose. Lungo questo tragitto è consigliabile qualche breve sosta in corrispondenza di cartelli turistici, che raccontano interessanti storie di antichi e scomparsi siti medievali, come la Pieve di San Biagio, San Bortolo di Pove e il ponte dell’abate Ponzio di Meleguil. A Bassano il sentiero si innesta su breve tratto di stradina asfaltata che in salita porta su viale Scalabrini, imboccato il quale si svolta subito a destra, per arrivare, dopo qualche decina di metri, all’ingresso dell’Istituto dei Padri Scalabrini. Per procedere invece verso il centro storico di Bassano, arrivati su viale Scalabrini, si gira a sinistra, dopo un centinaio di metri ancora sinistra per via Angarano, fino ad arrivare al famoso ponte degli Alpini, che offre allo stanco pellegrino scorci stupendi della città e del suo fiume.