Alla ricerca dell’invisibile nel visibile
Incontro prepasquale del Capitolo Veneto della Confraternita di San Jacopo e della Compagnia di Santiago e del Beato Enrico.
Oggi sabato 9 aprile 2022, confratelli e amici pellegrini della Compagina di Santiago e del Beato Enrico, mendicanti di senso e di luce in cammino quaresimale, nel silenzio austero della chiesa dei Servi a Padova abbiamo contemplato il Crocifisso del Donatello.
Guidati da don Luca Vialetto abbiamo camminato nella storia dell’arte e della fede alla ricerca dell’invisibile nel visibile, dai primi graffiti del tardo antico, al Volto Santo di Lucca in alto medioevo, lungo la Via Francigena, fino ad arrivare al Cristo del Donatello della chiesa dei Servi e della basilica del Santo di Padova.
In questo contesto di arte cristiana, che è preghiera consegnata allo sguardo, resa accessibile, abbiamo anche pregato insieme per la pace, secondo una liturgia semplice e solenne presieduta da don Alberto Zanetti con a tema “Giustizia e Pace si baceranno”, secondo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana. E’ stato un tempo breve ma intenso di condivisione e di riflessione, con il pensiero rivolto ai popoli in guerra, che ha visto alcuni di noi alternarsi nella lettura di brani dell’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco.
Non poteva mancare infine un momento conviviale e di scambio di auguri pasquali nella splendida cornice di Prato della Valle
Ultreya semper
La chiesa di Santa Maria dei Servi, il cui semplice interno a capriate lignee e navata unica rispecchia le modalità esecutive tipiche delle chiese di predicazione, conserva testimonianze artistiche di rilievo, soprattutto di epoca barocca, legate ai due culti sempre vivi nella chiesa: l’Addolorata e il Cristo crocifisso, introdotti dai Serviti a cui l’edificio fu affidato a partire dal 1392.
Il bel crocifisso in legno di pioppo intagliato e dipinto risalente alla metà del Quattrocento, che recenti studi hanno ipotizzato essere di Donatello, è legato, in particolare, a un fatto miracoloso avvenuto nel febbraio del 1512. Il crocefisso stillò sangue dal viso e dal costato, evento che si rinnovò dal venerdì santo fino a tutto il giorno di Pasqua e che portò molti alla conversione.
Interessante il confronto tra le due immagini del
Crocifisso di Donatello della chiesa dei Servi prima e dopo il restauro
Altrettanto suggestive e preziose le immagini e interessanti i confronti con il crocifisso in bronzo sempre del Donatello della Basilica del Santo, con il crocifisso del Volto Santo di Lucca, e con il crocifisso di Sirolo.